venerdì 3 ottobre 2008

Stimolazioni Basali 1

Significati pedagogico-educativi

La Stimolazione Basale è un approccio pedagogico.
L’obbiettivo principale della Stimolazione Basale è di promuovere lo sviluppo individuale delle persone con grave e gravissima disabilità.
Il termine “stimolazione” è da intendersi come modalità di promozione dello sviluppo della persona e non come atto di offrire uno stimolo.
Quanto al termine Basale è stato scelto per precisare che si tratta di un percorso elementare e fondamentale. Si desidera far riscoprire alla persona disabile sensazioni e vissuti primari che ogni essere umano avverte fin dall’inizio del concepimento e che sperimenterà per tutta la vita.
Proprio perché si tratta di un concetto e non di una tecnica terapeutica definitivamente formulata, le riflessioni di questo approccio pedagogico vanno costantemente riconsiderate e riadattate alla singola realtà di ogni persona disabile.
Al centro del pensiero pedagogico si trova l’Uomo con la Sua realtà psichica e fisica.

Oggi si è coscienti che le persone con disabiltà grave, per lungo tempo non considerate dagli studi di pedagogia speciale, hanno bisogno di un intervento educativo individualizzato, adattato alle loro peculiarità, ai loro bisogni.
Com’è possibile offrirgli gli strumenti adatti e necessari che gli permettano di VIVERE per mezzo del nostro aiuto?
La Stimolazione Basale ci conduce, con la sua riflessione, assai lontano.

Essa propone particolari modalità di interazione educativa che permettono alla persona disabile di ritrovare una qualità di vita migliore, di avere possibilità, anche se minime, di cambiamento e di evoluzione. La Stimolazione Basale considera la persona disabile grave nella sua globalità di bisogni ed interviene in tutti gli ambiti della sua vita.
Essa permette alle persone interessate, malgrado la loro disabilità, di ritrovare una motivazione di relazione e partecipazione nel loro cammino di crescita personale.

E’ a partire dal SUO CORPO che la persona disabile si sente esistere ed è attraverso il Corpo che entra in contatto con il mondo che la circonda.
Partendo da questo presupposto, la relazione interpersonale riveste un ruolo decisivo nell’evoluzione di ognuno.
Non si tratta di proporre delle attività stereotipate o di procurare delle sensazioni, si tratta di valutare la situazione individuale, di rispettare la disponibilità e il ritmo della persona, per trovare delle condizioni e degli arrangiamenti che permettano alla persona disabile di voler vivere delle esperienze significative attraverso il proprio corpo e di entrare in contatto con il mondo esteriore, persone e cose.
Andreas Fröhlich parte dall’idea di proporre, d’offrire delle esperienze elementari “basali”, senza attendere delle reazioni immediate.
Sulla base di una relazione affettiva, possiamo sperare che la persona trovi il senso dell’esserci nell’esperienza, e il senso dell’esperienza stessa che le viene proposta, per un’integrazione armonica del suo sviluppo.

La Stimolazione Basale vuole mettere l’individuo al centro e non il metodo o l’attività.

Per sviluppare questo approccio sono necessarie creatività ed immaginazione. Tutto questo è fondamentale per proporre delle modalità di interazione educativa con persone che si trovano in una logica differente e che possiedono dei modi di percepire diversi.
La Stimolazione Basale ci aiuta a prendere coscienza della complessità, della globalità e della ricchezza delle persone con grave disabilità, che durante tutta la loro vita, ci incitano a rimettere in discussione la nostra modalità d’essere.
Questo approccio non ha mai cessato di evolversi e l’autore ci incita ad una rimessa in discussione costante della filosofia metodologica, egli cerca costantemente, pur rimanendo saldo alle basi del proprio pensiero, una collaborazione con altre discipline e un’apertura nei confronti di altri approcci.

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