mercoledì 8 ottobre 2008

E se il mondo fosse basale??? Teresa Wysocka

Ogni bambino è unico, è un individuo e si distingue dagli altri proprio attraverso la sua individualità che include tutte le sue caratteristiche, possibilità, bisogni e abilità. L'individualità sta ad indicare l'irrepetibilità di ogni singolo essere umano con la propria dignità, ma contrasta con tutto ciò “l'obbligo alla normalità” che provoca una pressione sociale alla quale le persone disabili si sentono esposte.
La Stimolazione Basale è stata creata negli anni '70 dal Prof. Andreas Fröhlich (Landstuhl, Germania), pedagogista speciale e psicologo, ed è un approccio rivolto a bambini/adolescenti/ adulti con disabilità grave.
L'obiettivo principale della Stimolazione Basale, è quello di rivalutare ciò che la persona disabile grave ha di proprio e di autonomo (anche se molto limitato) e la capacità di costruire se stesso e il suo agire sul mondo esterno.
Il mondo delle persone con disabilità grave è molto ristretto ed accompagnato quotidianamente da dolore, traumi, paure, insicurezze e dalla sensazione di non essere sani e vitali.
La mancanza di movimento impedisce alla persona con grave disabilità di entrare in relazione, in maniera soddisfacente, con il mondo esterno e lo limita fortemente nella percezione di sé e del proprio corpo, influendo sulla qualità della sua vita e di quella della sua famiglia.
Spesso la gravità della disabilità provoca nelle persone che ruotano attorno insicurezze, paure, aspettative troppo alte o addirittura mancanza di aspettative, che non permette loro di avere una progettualità adeguata.
La persona con grave disabilità si sente spesso come un “oggetto di manipolazione” e ciò provoca in lei passività, apatia e isolamento.
La persona disabile cerca di segnalare i propri bisogni in vari modi che spesso non sono riconosciuti e pertanto questa difficoltà di comunicazione impedisce il loro soddisfacimento.
Più gravi sono le problematiche di questi bambini più la famiglia e il mondo riabilitativo aumentano le proposte terapeutiche, impedendo però al bambino di raggiungere il benessere psico-fisico nella quotidianità, aumentandone la dipendenza.
La Stimolazione Basale, sottolinea le seguenti esigenze fondamentali per ogni individuo e li propone come diritti delle persone con disabilità:

  • Livello elementare vitale (evitare dolore, fame, sete)
  • Esigenza di movimento, stimoli, variazioni nella vita quotidiana (contatto con il mondo esterno)
  • Bisogno di sicurezza, stabilità e fiducia nei rapporti umani
  • Legame, stare nella relazione, sentirsi accettati
  • Riconoscimento ed autostima
  • Essere indipendenti, autonomi, decidere per se stessi
  • Bisogno di divertimento e di gioia nella vita

Come la Stimolazione Basale soddisfa questi bisogni?

Attraverso l'utilizzo di diverse posture stabilizzanti e facilitanti e di benessere psico-fisico si cerca di ottimizzare l'apertura del bambino verso il mondo esterno permettendogli di “viversi” e percepirsi come un individuo attivo nel suo ambiente, anche se in maniera limitata. In questa situazione il bambino con disabilita (anche grave) diventa protagonista e sperimenta in prima persona (senza richiesta esterna) e con le proprie capacità il suo potere nei confronti del mondo degli oggetti (autodecisione).
Attraverso l'attività propria il bambino è in grado di prendere coscienza delle sue azioni, aumentando la sua motivazione e gioia nel fare autonomamente e di conseguenza anche la sua autostima.
La Stimolazione Basale, aiuta inoltre a cambiare la caotica sovrabbondanza di stimoli e permette al bambino di avvicinarsi al mondo come struttura più comprensibile e con minori paure.

La principale proposta della Stimolazione Basale, è soprattutto l'esperienza corporea attraverso la:
- stimolazione vestibolare (sperimentare il movimento)
- stimolazione somatica (esperienza tattile attraverso la pelle)
- stimolazione vibratoria (percezione profonda del proprio corpo).

Queste stimolazioni permettono di formare uno schema corporeo più cosciente:

l'io = come vitalità
l'io = come attività
l'io = come consistenza (il viversi come una unità complessa)

Se il mondo fosse “basale” ad ogni persona disabile sarebbe riconosciuto il pieno rispetto dei propri bisogni, il diritto di imparare ed evolvere, il diritto di stare bene ogni giorno della propria vita e il diritto alla propria dignità.
Voglio terminare questo articolo con una riflessione del Prof. Fröhlich, ideatore di questo approccio:
“Non sono le tecniche e i metodi di una stimolazione che guariscono un paziente. Gli operatori non devono determinare che cosa fa bene al paziente, ma semmai cercare, in maniera molto sensibile, di capirne i bisogni reali. Soltanto a quel punto saremo in grado di fare delle proposte cercando di sostenerlo e accompagnarlo nelle aree in cui è possibile un qualunque tipo di attività.
Dobbiamo prevenire o controbattere un grave disorientamento offrendo costantemente delle occasioni alle persone disabili gravi per rendersi conto del proprio IO”.

Testo utile per approfondire il concetto di Stimolazione Basale:

  • Fröhlich Andreas, La Stimolazione Basale per bambini, adolescenti e adulti con pluridisabilità.  Assistenza, cura e riabilitazione. Edizioni Del Cerro, 2007

Dott.ssa Teresa Wysocka
Pedagogista specializzata
Trainer/esperta per la Stimolazione Basale
Web: www.stimolazionebasale.it
E-mail: info@stimolazionebasale.it

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